Coraggiosa nella battaglia

M. ti piace? Tutto merito di una bambina passata in teatro da mio marito. Adorabile lei, adorabile anche il nome. Avevo un libro su “Origine e significato dei nomi”. Sono andata subito a cercare. Diceva: “Coraggiosa nella battaglia”.
 
 
Quando da piccola non voleva entrare al nido, glielo ripetevo nell’orecchio. Se a ginnastica artistica veniva scelta per una gara, in auto (lei bianca di paura), glielo si ricordava. E quando a 9 anni le abbiamo proposto un viaggio studio in Irlanda, ne abbiamo fatto una cantilena. Sfide su misura, che crescono con l’altezza.
 
 
Oggi che è quasi alta come me, regge gli scatti di una mamma irritabile e mette nello studio tutta l’energia che avrebbe per affacciarsi nel mondo, penso che quel nome le calzi a pennello. Mette a nudo le mie incoerenze quando al telefono lancio ordini sulla merenda e lei, candida, ribatte «Guarda che lo yogurt al gusto biscotto è scaduto il 3 marzo». Sottolinea le mie insicurezze: «Quindi, non ti fidi!». E apre squarci di un’oggettività disarmante su una quotidianità che io ancora definisco sottosopra.
 
 
M. è tutto quel che serve nella vita: essere coraggiosi nella battaglia, ché quando splende il sole son bravi tutti.

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