Libera

M. ha imparato a infilarsi le scarpe da sola l’ultimo anno di materna. C’era G. piccolo nella fascia e pioveva sempre. Ombrello, giacche, il saloncino e l’armadietto della scuola, i nonni in fila, le mamme, il caos dell’uscita, l’impossibilità di piegarsi per non far cadere il neonato. Lei si sedeva, ci mettevamo una vita ma portavamo a casa il risultato. C’erano diverse nonne che si candidavano per aiutarla a togliere le pantofole ma noi, imperterrite, dicevamo sempre «No grazie, facciamo da sole». Sarebbe stato molto più comodo cedere, ma sulla bilancia vinceva sempre la voglia di sentirsi libere. Ieri diluviava. Trolley, cartellina da disegno, chitarra e ombrello. «M. ti portiamo a scuola?». Lei, imperterrita, «No grazie, vado a piedi». Volevamo chiamarla Libera.

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