Godersi un po’ la vita

Mille fili tengono in piedi le mie giornate. Io sono in ufficio, seduta concentrata di fronte alla tastiera. Ma sono anche al banco di una seconda media, dove si stanno svolgendo i giochi matematici. A una riunione importante di lavoro in un’altra Provincia e nel bel mezzo degli «spostamenti» di classe in un’aula ricavata, per ottenere più spazio in tempo di Covid, dall’unione di due stanze. Sono in un condominio proprio sopra la panetteria, dove mia suocera incontra per caso le amiche mentre vanno a fare la spesa. E ieri ho fatto anche un giro dalla veterinaria per il controllo annuale del cane e del gatto di mia mamma. Il primo posto nella top ten dei racconti serali va a lei. Da una settimana le supposizioni si rincorrevano: «Chissà chi ci sarà, mi hanno detto che non c’è più la solita dottoressa. L’ultima volta era in cura, spero non si sia aggravata». Il messaggino prima di andare a dormire ha fugato ogni dubbio: «Ha venduto perché vuole godersi un po’ la vita». Touché.

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